Endurance

Alfred Lansing

 Il libro descrive un viaggio senza limiti, ai confini delle possibilità umane, del coraggio, della determinazione che solo pochi possiedono e sono in grado di dimostrare.

È il 1 agosto 1914, quando ventisette uomini lasciano il porto di Londra alla volta dell’Antartide con l’obiettivo di attraversare il continente da Oriente a Occidente.

Ernest Shackleton, reduce già di altre due spedizioni nel continente bianco, conscio di ciò a cui va incontro, è deciso a non tirarsi indietro di fronte a quella che crede essere l’impresa della vita, la più grande e forse, la più rischiosa e avventata delle precedenti.

Con la nave Endurance, naviga per mesi nell’Atlantico, giungendo al Mare di Weddel, che lambisce le coste dell’Antartide. Durante la navigazione la nave resta incagliata fra enormi blocchi di ghiaccio.

Costretto alla deriva per mesi con un equipaggio che ha quasi perduto la volontà di proseguire, Shackleton non può fare altro che dare l’agognato ordine di abbandonare la nave.

Dando vita a più di un accampamento, i navigatori sono costretti a restare sul ghiaccio per i successivi quattro mesi, ma quando la primavera è alle porte, la loro “casa” ghiacciata non resiste all’innalzarsi delle temperature, e ancora una volta il destino sembra volerli combattere. Un’unica decisione spetta al capitano: raggiungere la vicina Elephant Island e chiedere soccorsi. Ma l’isola, completamente avvolta da uno strato di ghiaccio, altro non offre che un temporaneo sito di svernamento.

Shackleton deve fare i conti con se stesso e, deciso a riportare in patria tutti i suoi uomini, altro non può fare che compiere un’impresa epica, che resterà indelebile nella storia della navigazione. Accompagnato da cinque compagni fidati tra i quali Frank Worsley, comandante della nave, cala in acqua la scialuppa James Caird per compiere “l’impossibile” viaggio di 700 miglia da Elephant Island alla Georgia del Sud, attraversando lo Stretto di Drake, uno dei tratti di mare più tempestosi del pianeta, nel bel mezzo dell’inverno antartico.

Dopo quindici giorni di navigazione massacrante, nelle condizioni peggiori che un essere umano possa tollerare, la James Caird raggiunge le coste della Georgia del Sud, territorio aspro e scosceso, attraversato da montagne che toccano i 3000 metri di quota, e qui, dopo la traversata dell’isola da una parte all’altra, i membri della scialuppa ritrovano la salvezza e con essa la speranza che li aveva abbandonati sino allora.

Chiamando i fatidici soccorsi, Shackleton ritorna a Elephant Island dove ritrova ad accoglierlo tutti i ventidue uomini lasciati al loro destino quattro mesi prima.

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